martedì 1 maggio 2012

Sinonimi e Contrari

Sotto un sole che si accende e si spegne, fatto di cera e creta c'eravamo tutti. Sotto quel sole che ogni giorno  si modellava su nuove forme di vita di morte o di sogni non v'era importanza; il sole si modellava. Proprio perché non v'era importanza io aprii le gambe in una distesa di verde, l'aria era dolce e passava nel mezzo, nel triangolo rovesciato con i lati che convergevano nell'intimità. I sogni si prendevano gioco di me balbuziente, di me anziana, di me gravida, di me in processione. La realtà divenne un angolo soffuso in riva al mare, oppure una carta stropicciata sulla scrivania, ma la luce soffusa c'era sempre a caratterizzare la realtà.Quando chiusi le gambe svanirono i sogni, svanirono i tempi, svanirono le illusioni. Seppi che un uomo ammazzò il suo corpo perché non aveva un lavoro. Seppi che la più bella della classe al liceo vendette il suo corpo perché non sapeva più che farsene. "Se continuiamo a considerare il banale troppo banale, anche ciò che non lo è finirà con l'esserlo", disse il prete durante la messa all'area camper in curva. Camminavo a passo lento, io intanto, non m'importava dove andare, non m'importava chi incontrare, i polmoni erano preda dell'aria dolce, tutto il mio corpo era sua preda: i muscoli, le narici, gli occhi, la bocca, la lingua... l'importante era essere e andare sempre coniugati all'infinito. Di fatti così proseguì la passeggiata: essere andare essere andare essere andare essere andare essere andare. Ma d' improvviso sentii chiamarmi, mi girai distratta, guardandomi intorno, ma non capivo chi mi avesse chiamato; non vedevo alcuno. Dunque, continuai dalla mia parte con le spalle alla voce, che riprese a chiamarmi. Meno distratta e più pronta mi girai di nuovo. C'era qualcuno, sembrava una donna, non troppo alta, scarpe colorate, castana, sorridente e braccio agitato in un saluto ostinato. Restai ferma a cercare di capire di chi fosse quel corpo che non credevo sconosciuto, ma quello avanzava e più avanzava e più lo riconoscevo e più lo riconoscevo e più ero io.

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