domenica 12 febbraio 2012

Intro secolare


La neve col suo candore ha una forte valenza simbolica. S'intende che il candore e il pallore della neve che scende a gocce, a piccoli sputi, costringe l'uomo alla resa dei sensi e alla pulizia dell' anima. Per questo chi scrive non ama la neve. Ama solo guardarla, in circostanze speciali.
L'inchiostro è traboccato fuori dal contenitore, gli occhi si chiudono e la penna ammazza. Fuori dai se e dai ma, nello splendore del silenzio, niente sarà più edificato in nome dell' incapacità. Il corpo risponde sempre a degli stimoli. L'amore non esiste: non è che uno stimolo neutro che poi si fa incondizionato e infine ricercato. Immagino sempre con ardore le vite degli altri, controllo con stizza l'orologio profumato, mi agito se s'interrompe la musica, crollo se gli uomini si fan beffa degli altri consapevolmente. Uno è intelligente fintanto si rispecchia nello stupido; uno è uomo fintanto si riconosce in un altro uomo e allora in se stesso. Le dicotomie servono per definire, le differenze per conoscere le sfumature, le differenze servono per capire che le apparenze sono illusioni. Le mani fredde assumono le temperature del mio dentro, insieme ad una spiacevole indifferenza. Imparare non è mai stato tanto difficile. Allora bisogna vivere, miei cari fratelli, bisogna vivere. Ma cosa vuol dire vivere? Non si fanno queste domande, piuttosto chiedilo all' uomo nella tomba. Clichè, Leonard, clichè. Quell'uomo è morto, tocca, non respira. Quell' uomo ha il viso ciano, una cravatta nuova e scarpe lucide. Eh? Non te lo chiedere Leonard, no. Senti questa, invece: "Il segreto dell' esistenza non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere che cosa si vive." Allora, non chiederti cosa voglia dire vivere, vivi piuttosto con coscienza. Sogna piuttosto, imprudentemente, ama se il cuore ribolle in bocca e poi fallo esplodere. Se dovesse essere, qualcuno saprà raccogliere i brandelli e ricucirli (Leonard s' incupì e si fece rosso in viso. Fuori l'aria era gelida e le carrozze facevano un rumore tale da distruggere per un paio di momenti il silenzio spietato di quella notte. Poi ricominciò a fioccare proprio nell'attimo in cui Leonard si lasciò al pianto. Non ho mai capito per quale motivo pianse di spalle al mare, con il corpo rivolto alla cattedrale e le mani, una in viso e l'altra all' indietro, a mantenersi quasi).
Se è vero che esiste Punteggiatura allora io voglio conoscerla; se è vero che esiste Parola allora non voglio darla a troppe bocche; se è vero che esiste lealtà allora esiste anche il suo contrario. Se è vero che ho scritto tutto questo, allora vuol dire che non ho capito nulla e che ho scritto il contrario di quanto avrei voluto. Evidentemente.

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